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Zuccheri? No grazie

Zuccheri? No grazie

Uno dei grandi benefici per la salute della dieta keto è liberarsi dalla voglia di zucchero.

Al contempo, ci sono diversi sostituti che potete utilizzare al suo posto.
Prima di tutto, queste alternative non sono caloriche e in secondo luogo ti permetteranno di godere di dolci ricompense ma senza i carboidrati.

I dolcificanti alternativi, sostitutivi dello zucchero, non sono tutti uguali né per sapore né per benefici. In più, siccome non vengono metabolizzati nello stesso modo dello zucchero tradizionale possono essere utilizzati per seguire uno stile di vita più salutare

Quali zuccheri sono permessi nella dieta chetogenica?

I principali sono:

  • Stevia: è uno dei dolcificanti più popolari al mondo. Essendo molto dolce ne basterà una piccola quantità. Se l'hai provato, sai già che potrebbe avere un retrogusto amaro. La stevia non contiene carboidrati o calorie e ha un indice glicemico pari a 0.
    E’ considerato un non alimento in quanto non contiene nè carboidrati nè calorie. Questo rende il dolcificante molto indicato nelle diete ipocaloriche. Ha un potere dolcificante 300 volte superiore allo zucchero bianco e, derivando da una pianta, è ricco di vitamine ed antiossidanti.
  • Eritritolo
    L’eritritolo / eritritolo ha il 60-80% di dolcezza rispetto allo zucchero da tavola convenzionale e non contiene calorie.
    L’eritritolo è già assorbito nell’intestino tenue e non è quindi lassativo come altri alcoli di zucchero. Al contrario, non ha effetti negativi sulla salute dentale: studi hanno dimostrato che può anche aiutare a prevenire la carie. Inoltre non ha alcun effetto sulla glicemia e sul livello di insulina associato.

    Sono da evitare quindi tutti gli zuccheri classici: zucchero bianco, zucchero di canna, miele, sciroppo d’acero e lo zucchero di cocco.

Perchè gli zuccheri creano dipendenza?

Lo zucchero, oltre a promuovere l’aumento di peso, crea dipendenza perché agisce sulle stesse aree del cervello su cui agiscono droghe, nicotina e sostanze responsabili di dipendenza. Lo zucchero insieme a grassicarboidrati raffinati (dolci, pizza, pane, pasta, gelati, eccetera) crea dipendenza stimolando quelle aree del cervello adibite al senso di gratificazione e soddisfazione.
Anche se la dipendenza da zucchero ha un impatto ovviamente minore rispetto alla dipendenza da droghe e nicotina, il principio alla base della dipendenza è il medesimo.


Un’alta quantità di carboidrati raffinati come zucchero o glucosio che arrivano a questi centri favorisce un maggior rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che dà una sensazione di gratificazione, soddisfazione e benessere.
Purtroppo, come accade per altre sostanze, l’effetto dura poco e dal cervello arriva sempre più alta la richiesta di altro zucchero per raggiungere quei livelli di soddisfazione. Per questo motivo sale il desiderio di dolci e zucchero, ma anche pane e pizza.

Fortunatamente il nostro cervello può essere riabilitato e riabituato ad una alimentazione a ridotto apporto di carboidrati raffinati.


Questa è la magia del cheto! Una volta che il ritiro dello zucchero si è calmato, ti sentirai più in controllo e le voglie diminuiranno.

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